sabato 29 giugno 2013

Non si hanno scuse per assumere


Letta dice giustamente di assumere, ma le aziende giustamente dicono che per assumere devono prima produrre, ma per produrre c'è bisogno di chi compra, ma per comprare c'è bisogno dei soldi, ma per avere i soldi c'è bisogno di essere assunti....
Questo è un circolo vizioso da cui si può uscire in due modi
1 bisogna che lo stato faccia debito pubblico per immettere soldi che facciano ripartire il ciclo, ma questo in Italia è impossibile perché abbiamo un debito altissimo per colpa di chi in tempo di benessere non ha provveduto a diminuire il debito pubblico in caso di una evenienza del genere. Cioè tutti coloro che hanno speso negli anni scorsi vivendo al di sopra delle proprie possibilità.
2 bisogna che qualcuno di esterno compri i nostri prodotti, peccato che l'industria italiana è forte nei settori a bassa tecnologia e quindi la gente non comprerà i nostri prodotti, ma quelli dei paesi in via di sviluppo perché costano di meno.E' evidente che anche qui in tempi di benessere si sarebbe dovuto cercare di spingere l'innovazione tecnologica nell'industria.
Quindi vediamo che i metodi normali sono poco percorribili in Italia.
L'unica soluzione possibile è che la BCE emetta grosse somme di denaro per far ripartire l'industria europea insieme a quella italiana, questo rilancerebbe i consumi interni e svaluterebbe la moneta in modo da rendere più appetibili i nostri prodotti.
Speriamo anche che i governanti e le popolazioni facciano tesoro di questi insegnamenti e si ricordino che nei cicli economici positivi bisogna diminuire il debito pubblico in modo da essere pronti ad affrontare i periodi di crisi e innovare i settori industriali per differenziare i nostri prodotti da quelli dei paesi in via di sviluppo

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